Tutto chiede salvezza di Daniele Mencarelli

Autore
Daniele Mencarelli è nato a Roma nel 1974. Vive ad Ariccia.
Le sue principali raccolte di poesie sono: "I giorni condivisi", poeti di clanDestino, 2001; "Bambino Gesù", Tipografie Vaticane, 2001, Nottetempo 2013; "Guardia alta", Niebo - La vita felice, 2005; "Figlio", Nottetempo, 2013. Sempre nel 2013 è uscito "La croce è una via", Edizioni della Meridiana, poesie sulla passione di Cristo. Nel 2015, nella collana gialla del Festival pordenonelegge, è stato pubblicato "Storia d'amore". La sua ultima raccolta è "Tempo circolare" (poesie 2019-1997), Pequod, 2019.
Dal 2018 è il suo primo romanzo "La casa degli sguardi", Mondadori (premio Volponi, premio Severino Cesari opera prima, premio John Fante opera prima).
Collabora, scrivendo di cultura e società, con quotidiani e riviste.
Trama
Ha vent'anni Daniele quando, in seguito a una violenta esplosione di rabbia, viene sottoposto ad un TSO: trattamento sanitario obbligatorio. È il Giugno del 1994, un'estate di Mondiali.
Al suo fianco, i compagni di stanza del reparto di psichiatria che passeranno con lui la settimana di internamento coatto: cinque uomini al margine del mondo. Personaggi inquietanti e teneri, sconclusionati eppure saggi, travolti dalla vita esattamente come lui. Come lui, incapaci di non soffrire, e di non amare a dismisura.
Dagli occhi senza pace di Madonnina alla foro in bianco e nero della madre di Giorgio, dalla gioia feroce di Gianluca all'uccellino resuscitato di Mario. Sino al nulla spinto a forza dentro ad Alessandro.
Accomunati dal ricovero e dal caldo asfissiante, interrogati da medici indifferenti, maneggiati da infermieri spaventati, Daniele e gli altri sentono nascere giorno dopo giorno un senso di fratellanza e un bisogno di sostegno reciproco mai provati. Nei precipizi della follia brilla un'umanità creaturale, a cui Mencarelli sa dare voce con una delicatezza e una potenza uniche.
Recensione
Quanto brucia la vita? Quanto pesano i pensieri, straziano le emozioni e dolgono le sofferenze?
Per Daniele tanto, troppo. Tutto di lui implora salvezza: per sé, per le ingiustizie, per la felicità, per le lacrime e gli errori, per la fortuna e l'amore, per l'odio, per la morte e la vita.
Perché Daniele sente tutto. Vive senza protezioni, senza barriere fra sé e la sua mente. Essa vaga, corre, si disperde, si ritrova, si arrabbia, piange, trema, sorride, gioisce. Tanto, troppo, di tutto.
Implora. Salvezza. Sopravvive in balia di un perché che non trova risposta.
È proprio la rabbia a rinchiuderlo per un'intera settimana in una struttura con la vista su un mare lontano, soffocato dall'afa di un'estate opprimente, per un trattamento sanitario obbligatorio.
Daniele soffre di un mal di vita ai quali i medici non hanno ancora saputo dare un nome: psicosi, bipolarismo, depressione? L'unica etichetta in grado di accollarsi perfettamente su lui, assieme al sudore, è solo una: pazzia.
La stessa appiccicata alla pelle dei suoi compagni di stanza: Alessandro, Gianluca, Giorgio, Madonnina, Mario. Ed a Valentina, sua coetanea, anche lei ricoverata nella stessa struttura.
Uomini e donne esclusi dal tempo e dal mondo, le ultime anime della catena corrotta della vita. Uomini e donne alla ricerca della verità su loro stessi, aggrappati alla speranza di ritornare la riva, affogati nel loro stesso oceano. Si affidano esausti e disperati ad una scienza che non li sa curare, a medici che non li ascoltano, ad infermieri infelici.
Daniele in "Tutto chiede Salvezza" si mostra a noi denudato delle sue fragilità ma anche quelle dei suoi compagni, esponendo la sua essenza fra le parole avide e supplichevoli di speranza, tormentato da una vita che lo colpisce ad ogni pensiero.
Le sue frasi arrivano dritte al cuore, pugnalando ogni pregiudizio sulla pazzia. Sradica ogni ideale, frantuma ogni certezza e denatura ogni congettura.
Con uno stile di scrittura estremamente semplice, alternato a dialoghi in dialetto romanesco, Daniele ci schiaffeggia con la sua crudele realtà, mostrandoci le lame della vita.
Pubblicato nel 2019, ha ottenuto un'accoglienza dal pubblico incredibile, vincendo il premio Strega Giovani 2020, oltreché essere finalista nella LXXIV edizione del premio Strega. Nel 2022 sbarca su Netflix in due stagioni con la serie tv omonima, liberamente ispirata al libro, nella quale Daniele ha partecipato attivamente alla sceneggiatura.
"Tutto chiede salvezza" è una storia che ogni essere umano dovrebbe conoscere; troppo assorbiti dalla quotidianità, ci dimentichiamo di essere vivi; lasciamo che la vita scorra senza toccarla, non ci poniamo alcuna domanda, non ci fermiamo ad ammirarla.
Forse Daniele, Alessandro, Gianluca, Giorgio, Madonnina, Mario e Valentina potrebbero insegnarci come viverla e maneggiarla con cura.
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