Pompei, alla scoperta del suo lato disgustosamente oscuro.

11/09/2024

Passeggiare per le strade di Pompei, è come venir catapultati nella passato: tra ricchezza e povertà, si viaggia in una città immutata nel tempo nel quale si sente ancora lo stridere dei carri sulla pietra ed il chiacchiericcio della gente riverberare nell'aria.

Ad oggi non rimane solo che lo scheletro della sua straordinaria bellezza; uno scheletro che ha mantenuto più di quanto sia umanamente immaginabile. Mancano i tetti, gli intonaci hanno perso i colori e le strutture sono irrimediabilmente compromesse ma l'anima e lo spirito giacciono nella terra e nell'aria donando un'atmosfera quasi spiritata ma allo stesso tempo ammaliante.

Il solo pensiero di camminare sopra secoli di storia mette i brividi; i solchi dei carri sono perfettamente intagliati nella roccia e le pietre levigate dagli innumerevoli passi sono un promemoria del tempo trascorso. I forni dei fornai, i resti di antiche botteghe ed i lupari ci raccontano di una quotidianità diversa e reale; solitamente si è abituati a visitare solo terme, domus o fori imperiale ma qui, a Pompei, si riesce a percepire anche la vita crudele, quella fatta di povertà e di sporcizia.

In questo articolo vorrei raccontare 5 curiosità fuori dall'ordinario, sulla cara Pompei, da un punto di vista nuovo e sconosciuto: quello della miseria e della scarsità di igiene.

Preparate gli stomaci, potrebbe essere disgustoso.

1) Le strisce pedonali sono... lastre di pietra!

Attraversare le strade era un proprio incubo; non solo perché rischiavi di venire travolto dal costante andirivieni di carri e cavalli provenienti da ogni direzione o dal fatto che Pompei fosse una città con una lieve ma costante pendenza, quanto per il fatto che l'igiene scarseggiava e il sistema fognario non era sviluppato come ai nostri giorni. Sul fondo stradale, quindi, si depositava ogni genere di sporcizia, tra immondizia, topi e... escrementi umani! Per evitare, quindi, di poggiare i piedi su rifiuti rivoltati e poco salubri, i pompeiani inventarono l'attraversamento pedonale sopraelevato, cosicché i nuovi sandali potessero rimanere puliti ed i piedi privi di malattie a noi inimmaginabili.

2) Le tubature in piombo!

I romani, come è risaputo, inventarono un primordiale ma efficace impianto fognario. Il grande problema, però, fu che le tubature erano di piombo, un materiale altamente nocivo che, accumulandosi alle scarse condizioni igieniche del tempo, abbassarono notevolmente la speranza di vita (che al tempo vacillava tra i 45 ed i 55 anni). Inoltre, l'intossicazione da piombo, causava una malattia neurodegenerativa che portava alla pazzia; nessuno ne era esente. Perfino gli imperatori ne furono colpiti: basti pensare a Tiberio che in un momento di delirio scaraventò giù da un burrone la moglie e gli amici.

3) Fare i lavori sporchi... letteralmente!
I pompeiani erano contrari alle prigioni. Sostenevano che una severa punizione fosse più efficace di tanti anni di reclusione. Da ciò deriva questo detto disgustoso: per chi commetteva un reato, fra le varie condanne, c'era quella di pulire le latrine pubbliche. E non solo! Ai tempi non esisteva la carta igienica ma si utilizzavano degli stracci che venivano puliti a mano dai "detenuti" e riutilizzati da chiunque ne avesse bisogno. Disgustoso!


4) L'ammoniaca primordiale!
I panni venivano lavati dalle donne nei lavatoi pubblici. Al posto di sapone o detersivi, ai tempi inesistenti, veniva utilizzata l'ammoniaca proveniente dalla... pipì.


5) Carpe Diem!
Quante volte sentiamo ripetere questa frase ai giorni nostri. Eppure il suo utilizzo, ai tempi, era per qualcosa di diverso e rivoltante. Proprio per la bassa speranza di vita, i romani prendevano ogni festeggiamento con estrema importanza; "coglievano" ogni singolo "attimo" assaporandosi quanto più tempo avessero loro a disposizione. Per questo, alle feste, si ingozzavano fino a stare male ed a rigurgitare il cibo in stanze apposite allestiste nelle domus (i vomitatorium) per poi ricominciare e ripetere in loop finché ne avessero la voglia e la forza.

Spero che questo articolo vi abbia disgustato al punto di esservi piaciuto!

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