Lettere a Endimione di Isabella Paola Stoja
Autrice
Isabella Paola Stoja, classe 1990, nasce a Bologna. Cresce in Basilicata, a Policoro, e nel 2009 si trasferisce a Milano per frequentare la facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università Cattolica del Sacro Cuore. Oggi è docente di Lettere presso il liceo scientifico "E.Fermi" di Milano. Vive in provincia di Varese con suo marito, sua figlia e i suoi due gatti.
Il 07/09/2024 vince la X edizione del Premio Letterario "Alessandro Manzoni" della città di Arcore. La sua ultima raccolta poetica, Lettere a Endimione, edita da Chipiuneart Edizioni, si aggiudica il "Primo Premio Ex Aequo" nella sezione Poesia edita. La giuria descrive l'opera come "una raccolta di poesie di grande contemporaneità e dal forte messaggio comunicativo, che racchiude una storia d'amore in cui ognuno di noi può identificarsi".
Trama
A partire dall'affascinante mito di Selene e Endimione, l'autrice ripercorre le storie di ognuno di noi: come l'immortale dea della luna (Selene) e l'umile pastore (Endimione), ciascuno sperimenta nella vita l'innamoramento dalle sue espressioni passionali e primitive al ritmo canzonato e stabile dell'amore, fino al doloroso e definitivo distacco.
Recensione
Dire che Lettere a Endimione sia una raccolta di poesie d'amore è riduttivo, quasi un'insulto che sminuisce le parole di Isabella Paola. Le sue poesie non parlano d'amore, sono l'amore: ritratti dai mille volti, colori dalle infinite sfaccettature.
L'amore non ha una sola storia; l'amore è tutte le storie, di chiunque. Ed Isabella Paola, prendendo come spunto il mito greco su Selene e Endimione, ce le racconta attraverso la danza dei sentimenti passionali, l'incanto di un battito che vive nell'emozione dell'amore e sopisce nel dolore della rottura.
Attraverso Lettere a Endimione, l'autrice ci accompagna nei sentieri fragili e delicati di un amore che sboccia, la speranza di uno sguardo e il bisogno disperato di un tocco; l'attesa del momento di guardarsi e baciarsi, la ricerca del rifugio perfetto in cui fondersi e disperdersi, intrecciando le proprie essenze dietro ai sospiri di uno sfioro di labbra. Per Selene ed Endimione la casa del loro amore sono la notte ed i sogni, una metafora sull'innamoramento possibile ed impossibile dove è la mente la sola zona sicura in cui cullarsi, crogiolarsi e adagiarsi, sorridendo.
All'innamoramento, sussegue l'amore: quello puro, passionale e travolgente, che pretende. Il solo tocco diventa una necessità, il sospiro diventa respiro. I limiti della costrizione pesano, gravano sui sentimenti crescenti e non bastano più. La gabbia della notte è troppo piccola rispetto all'attesa dell'alba.
E qua, subentra la comprensione della realtà; il dolore, come naturale conseguenza dell'amore, soccombe su anime indisposte e lontane. Così come l'amore sa nutrire, il dolore deperisce. Spegne l'essenza in un pianto innaffiato dall'amarezza dei ricordi. Ogni colore perde la sua luce.
Selene ed Endimione semplicemente sono tutti noi: persone che amano e si spezzano dalle schegge di un amore impossibile; l'unico appiglio per non sprofondare nell'oblio del dolore, sono le semplici memorie, frammenti di felicità.
Le poesie di Isabella Paola non sono da leggere, ma da ascoltare, sentire e vivere; sarà la loro melodia ad accompagnarci dentro la storia di ognuno di noi, del nostro di amore. Che tu sia uomo o donna, bambino o ragazzo, bambina o ragazza, non ha importanza perché le storie dell'amore sono infinite e tutte possono rispecchiarsi nelle parole di Lettere a Endimione. Con uno stile di scrittura che può risultare complicato, quasi lontano dalla semplicità della comprensione del nuovo millennio, Isabella Paola ha dedicato una cura raffinata e attenta alla ricerca del giusto connubio di parole, tessute fra loro in una tela di emozioni, sensazioni e pensieri senza tempo.
Poesie connesse fra loro in un unico racconto che narra la storia di tutti: quella dell'amore.
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Un ringraziamento speciale a @dark.passenger.photo che è riuscita a creare un'immagine estrapolando l'essenza delle parole!