Il Labirinto del Masone, un viaggio alla scoperta di sé stessi avvolti da immensi bambù fra le campagne parmensi.

10/09/2025

Perdersi e disorientarsi fra i vicoli ciechi e i bivi beffardi nel Labirinto del Masone è una vera e propria metafora della vita, nella quale ritrovare la strada giusta rappresenta l’obiettivo concreto per concludere il proprio percorso di evoluzione, crescita e consapevolezza che assieme contribuiscono a costruire il vissuto di ognuno, nella sua singolarità intrinseca.

È nelle campagne parmensi, a Fontanellato, che sorge il Labirinto del Masone, inaugurato nel Maggio 2015 dall'editore, bibliofilo e collezionista d'arte Franco Maria Ricci (1937-2020). 

Il dedalo è un vero e proprio parco culturale che ben sa mescolare miti, storia e stili in un contesto paesaggistico ideato e sviluppato per adattarsi all'ambiente circostante, entrando in armonia con esso e rispettandone le sue caratteristiche e la sua naturalezza.

Il giardino è un compendio di diverse configurazioni architettoniche nel quale lo stile centralizzato dei labirinti classicisti, si unisce a quello a sette spire cretesi con una pianta quadrata che rimanda all'architettura romana; la struttura perimetrale a stella, inoltre, rievoca la forma delle città rinascimentali.

Caratterizzato da fitti corridoi di bambuseti, il Labirinto del Masone grazie a loro è unico nel suo genere; più di trecentomila piante di bambù di varie specie, alte fra i 3 ed i 15 metri di altezza, permettono ai visitatori di percorrere sentieri alla scoperta di sé stessi, avvolti nell'ombra fresca e rassicurante delle graminacee, che per le loro caratteristiche biologiche non si ammalano, non perdono foglie e sono in grado di rilasciare quantità di ossigeno importanti.

Ecco che quindi il giardino si rivela un toccasana per eliminare le tossine cittadine, permettendo di respirare vera aria pura.

Ritrovata la strada e concluso il percorso, nel cuore centrale del labirinto, ad attendere i visitatori c'è una piccola cappella a forma piramidale

Sia all'inizio che alla fine, è possibile visitare un'affascinante ed eclettica collezione d'arte, con opere che vanno dal Cinquecento al Novecento. L'allestimento rispetta il gusto personale del collezionista, niente meno che l'ideatore, Franco Maria Ricci. Inoltre, è possibile consultare i libri editi dall'omonima casa editrice.

Tutti gli edifici che completano il giardino-labirinto, compresa la piramide, sono realizzati in mattone, nel pieno rispetto delle costruzioni tipiche del territorio padano.

Trovate qualsiasi informazione su orari di apertura, biglietti d'ingresso, mostre in corso e quant'altro al seguente sito:

Di seguito vi lascio la mappa per raggiungere questo magnifico luogo:

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