God save the daddies di Luca Mirabile
Autore
Luca Mirabile, nato a Trieste e classe 1982, è laureato in Relazioni Pubbliche all'Università degli Studi di Udine. La sua tesi di laurea è risultata vincitrice del premio istituito da "Assoporti".
Dopo una lunga esperienza nel settore privato, dove ha svolto il ruolo di responsabile in diverse attività, decide un cambiamento radicale della sua vita che gli consenta di avere maggiore tempo per la famiglia e per i suoi figli e diventa dipendente pubblico dal 2024.
Sposato con Francesca è padre di Davide e Daniele.
Si può definire un "pioniere" dello smart-working che inizia a svolgere già dal 2017 prima dell'inizio generalizzato di questa tipologia di lavoro.

Trama
"God save the daddies" è a tutti gli effetti un diario di viaggio, nel quale l'autore ha scelto di condividere con le lettrici e i lettori alcune parti, anche molto personali, della propria vita lavorativa e familiare.
Non si tratta di un libretto delle istruzioni su come fare i genitori, ma è un modo intelligente e godibile per far sì che da tante esperienze individuali simili, o anche distanti da quelle descritte, possa emergere una riflessione più ampia.
Tra un aneddoto e l'altro, il racconto tocca infatti temi importanti e attuali come il significato del lavoro e di quella parola magica, "conciliazione" - tra lavoro e vita, affetti, cura dei propri cari. "God save the daddies" affronta queste grandi questioni di fortissima attualità e lo fa con leggerezza, muovendo una forte critica all'impostazione patriarcale del lavoro e della famiglia.
È dunque un libro che ha qualcosa da raccontare a molti: a chi sta già vivendo un'esperienza genitoriale, ai genitori del futuro, ma forse soprattutto ai datori di lavoro e ai manager e, infine, ai cosiddetti policy-maker, cioè a chi sarebbe chiamato a fare le scelte giuste nell'interesse delle persone.
Recensione
La vita, si sa, è imprevedibile e piena di ostacoli. Quando pensi di aver trovato la tua stabilità, l'equilibro e la sicurezza per poter fare un passo avanti, ecco che invece è necessario farne uno indietro. Talvolta, però, quel grande o piccolo passo indietro, che tendiamo a vedere come un'imprevisto, un'inciampo al nostro progredire, rappresenta il primo e grande progresso verso la vera vittoria. Una vittoria fatta di fatica e sudore, di impegno e sacrificio ma la cui gratificazione ha un sapore più dolce e appagante.
Luca Mirabile, in "God save the daddies", ci racconta proprio di questo: una storia di ostacoli e sacrifici, ma anche di tanta speranza e determinazione. Le fatiche della vita ripagate dal calore dell'amore, la tenerezza di un bambino che incoraggia a non mollare, la forza di una famiglia che sprona a continuare.
La storia di Luca parte dall'incontro con la donna che oggi è sua moglie e madre dei suoi due bambini e delle prime difficoltà nel riuscire a fare funzionare e bilanciare una relazione a distanza; tra mille dubbi e timori, grazie all'amore e alla fiducia reciproca, la storia segue col trasferimento della donna al nord nella stessa città di Luca (Trieste). Qui subentra un importante tema di riflessione, ovvero quello del divario di mentalità fra settentrione e meridione; grazie alla pazienza, però, è possibile superare certe barriere mentali e vivere in serenità. Gli ostacoli, così come la loro vita, prosegue sempre fra alti e bassi: il matrimonio, il calvario lavorativo di Francesca, la ristrutturazione della casa, la nascita di Davide, la richiesta del lavoro smart-working per Luca, il covid, la nascita di Daniele, l'annullamento del lavoro a casa per Luca, con conseguente scelta dell'uomo di cambiare lavoro, dopo tanti anni.
Tanti sono i temi affrontati da Luca e molti sono gli spunti che si possono estrapolare e su cui riflettere. Primo fra tutti, l'autore solleva una forte critica sull'impostazione patriarcale in una società che impone all'uomo una forte morsa lavorativa, portando inevitabilmente ad avere poco tempo per stare con la propria famiglia. L'incertezza economico-lavorativa è la piaga corrente che accompagna, invece, la donna; etichettata nel suo ruolo di moglie-madre (o ipotetica madre), per lei trovare lavoro è come attraversare il labirinto di Minosse; una volta trovata l'uscita, e quindi un lavoro, conciliare la vita tra casa e famiglia diventa estremamente complesso.
Il secondo importante punto di riflessione è quello sul tema dello smart-working: termine divenuto noto e che ha acquistato importanza durante la pandemia ma che nella concezione e nella mentalità italiana resta tutt'oggi un argomento bollente, tra chi lo considera un "lavorare facile" (soprattutto, dal punto di vista di un datore di lavoro), chi invece un'opportunità per riuscire a conciliare i ritmi che la vita familiare impone.
Con uno stile di scrittura semplice e a tratti scherzoso, in "God save the daddies", Luca ci accompagna nella sua vita fra esperienze e difficoltà, che potrebbero essere benissimo quelle di tutti. Il libro non è un guida su come fare i padri, ma rappresenta un vero e proprio diario di bordo dell'autore fra famiglia, lavoro e tanto, tanto amore.
Panoramica del libro
Data di uscita: 11/12/24
Genere: Narrativa
Editore: Indipendently published
ISBN: 979-1256899494



