Barbarità - Nel nome del Dolore, dell'Amore e dello Spirito Libero di Barbara Bozzini.

23/10/2024
Autrice

Barbara Bozzini vive a Desenzano del Garda (BS). È specializzata nelle arti visive e lavora come direttore creativo, graphic designer e social media content creato, occupandosi dell'impostazione creativo-artistica di varie campagne pubblicitarie. Attiva nel mondo dei social network con lo pseudonimo di "The Black B", è anche modella e pittrice. Barbarità - Nel nome del Dolore, dell'Amore e dello Spirito Libero è la sua prima raccolta di poesie.

Trama

Il perdono di sé come assoluzione mai rivelata. L'antitesi di una cura che si fa malattia e opera sul nostro copro in disarmata incoscienza. Barbarità - Nel nome del Dolore, dell'Amore e dello Spirito Libero è un convoglio infinito di desiderio e umanità, nella disperata ma audace e autentica esigenza di esprimere un dolore sommerso. Un percorso interiore di radicale essenza che fa dell'autoconsapevolezza non veicolo per guarire bensì per esporsi ed urlare, pacatamente, il proprio Io. Esserci, in qualunque modo. Soffrire, perdendosi in un costante flusso di presenza. Se "l'Amore è figlio unico" forse il dolore ha una grande famiglia e Barbara Bozzini mette in scena queste radici con profonda sincerità. Una foto, un palcoscenico, mille storie e "ora i miei pensieri esplodono in coriandoli di follia".

Recensione

Barbarità - Nel nome del Dolore, dell'Amore e dello Spirito Libero non è solamente un semplice libro di poesie: è una raccolta di pensieri, emozioni, sensazioni ed immagini che ti pugnalano dritti al petto con lame affilate. Il caos del dolore cerca la pace nelle grida di Barbara ma caos e pace non sono sinonimi.

Un'anima fragile e tormentata, martoriata dalla sofferenza di quell'amore che soccombe come peso della vita e responsabilità a cui siamo costretti. Un amore che non riguarda solamente quello per qualcun altro, quanto più quello più arduo e duro da accettare: per sé stessi. L'amore, in ogni sua forma, sa distrugge, spezzare e frammentare l'essenza in tanti cocci, affilati e taglienti; ferisce e dall'anima lacerata, sgorga sangue.

Barbara si è ferita con quei cocci; la macchia insanguinata trafigge, divora e martoria le parole che sporcano inesorabilmente queste pagine.

Le parole sono accompagnate dalle immagini della sua anima: il bianco e nero si unisce alle lettere, creando una sinfonia di confusione a cui cerca di dare chiarezza, indecisione che trova la sua certezza, buio che brancola dietro l'ombra.

Potrei classificare tranquillamente questo libro come un viaggio perché lo rappresenta in ogni suo aspetto, verso i sentieri impervi e confusi del dolore, dell'amore e del suo Io: corre, cade, si perde, si rialza, cade di nuovo e si rialza più forte di prima.

Il libro di Barbara deve essere letto da quelle anime fragili che si sentono perdute: vi aiuterà a trovare il silenzio nel caos e la luce nell'ombra. Ammirate le immagini di Barbara e captate la sua essenza; vi sazieranno come un caffè senza zucchero.

Leggete questo libro, anime compromesse dalla crudeltà dell'amore: leggetelo, per non sentirvi sole.


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